Qualche numero per iniziare:
Sempre più famiglie scelgono di assistere il proprio caro con demenza restando al domicilio, probabilmente trascurando però quanto lo spazio fisico sia parte integrante dell’approccio globale alla cura. Infatti, l’ambiente domestico con le sue caratteristiche può favorire la comparsa di disturbi del comportamento, così come può influire sul mantenimento delle abilità e sull’orientamento.
La Ricerca:
Una lunga tradizione di ricerca, a partire dal modello Gentlecare di Moyra Jones, ha messo in evidenza come gran parte dei disturbi del comportamento e delle difficoltà funzionali delle persone con demenza sono il risultato di uno squilibrio tra le loro sempre minori capacità rispetto alle esigenze ambientali. Si tratta, quindi, di creare le condizioni migliori per far fronte alla numerose situazioni problematiche che si possono presentare e per andare a migliorare la qualità di vita sia della persona con demenza che dei suoi familiari e caregiver.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente che stimoli la serenità, stemperi lo stress e le paure, e che aiuti a preservare il sé e la propria identità. Spazi e arredi dovrebbero riuscire quindi nel compensare i cambiamenti fisici e cognitivi a cui va incontro una persona con demenza nel corso della malattia, massimizzando le capacità residue, supportando le attività di assistenza, e garantendo allo stesso tempo la sicurezza.
Le Parole Chiave:
Semplicità e riconoscibilità sono le parole chiave che dovrebbero guidarci nella progettazione degli spazi e degli arredi della casa di una persona con demenza.
Prima di prendere in considerazioni trasformazioni importanti e costose, si può iniziare facendosi alcune semplici domande:
◾️ Che cosa può rappresentare una fonte di rischi per una persona con demenza o per il suo contesto?
◾️ Di che cosa ha bisogno una persona con demenza per continuare a fare il più a lungo possibile ciò che sa ancora fare?
◾️ Quali adattamenti posso eseguire personalmente? Per quali invece ho bisogno di aiuto, di ausili o di sostegno finanziario?
Conclusioni:
É importante ricordarsi inoltre di non cambiare troppe cose tutte insieme, e di dare alla persona con demenza il tempo di abituarsi ai cambiamenti.
Articolo a cura della Dottoressa Silvia De Ieso, Psicologa
“Così come quando un paziente perde l’uso di un arto si pensa di intervenire costruendo una protesi che consenta al paziente di riprendere a deambulare, quando il malato con demenza perde progressivamente le diverse abilità cognitive, occorre costruire una “protesi” tanto più complessa è la perdita che possa supportarlo nella sua relazione con l’ambiente”. – Moyra Jones
Contattaci se desideri ricevere ulteriori informazioni su come costruire una casa facilitante per il tuo caro con demenza.
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